mercoledì 18 settembre 2013

Feliz fiesta patria !

18 Settembre in Cile è sinonimo di cibo, cibo, cibo, cibo, cibo, cibo e ancora cibo !
Perché ? Perché è festa patria !
Festa dell'indipendenza.
E, all'improvviso, tutti si trasformano in patrioti accaniti.
Le bandiere cilene affollano le strade, i ragazzi si vestono con i vestiti tipici, si mangia solo cibo tipico, si balla la cueca e alla radio danno solo canzoni cilene. E io non volevo essere da meno, così sabato sono andata a comprare il mio "Traje de huasa" e ho "imparato" a ballare la cueca, i miei compagni si sono premurati di insegnarmi.



Inoltre mi hanno insegnato a cucinare las empanadas e las sopaipillas, entrambi cibi fritti... viva la salute !!! (Però non potete immaginarvi quanto sono buoni !).

(sopaipillas)

(empanada de pino)

Il venerdì a scuola abbiamo fatto una kermesse, cioè ogni classe ha fatto uno stand dove vendevano cibo tipico e gli studenti potevano comprarlo, lo abbiamo fatto al posto delle lezioni, è stato estremamente produttivo... non ho mai mangiato tanto ! C'erano empanadas, sopaipillas, mote con huesillo, anticuchos, choripanes... tutta roba da leccarsi i baffi ragazzi !!
Il Lunedì, invece, abbiamo fatto un concorso di cueca e la segretaria della scuola mi ha messo in prima fila per farmi vedere meglio il ballo... ragazzi mi stavo addormentando vicino alla direttrice !! Vi giuro che mi cadeva la testa, è stata un'impresa non chiudere gli occhi !
Il martedì invece abbiamo assistito a una gara di "Giochi tipici"... perché qui in Cile tutto viene considerato terribilmente tipico... voglio dire... cosa c'è di più tipico del Cile del tiro alla corda o del gioco della settimana ? Niente !! Avreste dovuto vedere le facce dei miei compagni quando ho detto loro che il tiro alla corda e la settimana si fanno anche in Italia e probabilmente in tutto il mondo...
Oggi invece sono in vacanza, tutti lo sono, non c'è niente di aperto neanche a pregare ! Ma meglio così.
Per festeggiare il 18 abbiamo fatto una grigliata con tutta la famiglia e abbiamo mangiato, mangiato, mangiato e mangiato. Sono impressionata da quanto cibo possono mettere nello stomaco questi cileni, sembrano dei pozzi senza fondo, fatta eccezione per mia cugina di 8 anni, lei non mangia mai niente, le dai un piatto di riso ? Ne mangia un quinto, le dai il latte ? Lo butta a terra fingendo un incidente per non berlo.. non capisco come faccia a essere così rompiscatole se non mette mai niente nello stomaco...
Be', per ora questo è tutto ! Al prossimo aggiornamento !




giovedì 8 agosto 2013

Comprare l'uniforme non è semplice come può sembrare.

Oramai sono qua da qualche giorno e lunedì inizierò a frequentare la scuola, così ieri sono andata a cercare l'uniforme.
Detta così sembra una cosa estremamente semplice, la verità ? 
Non lo è !
La mattina mia sorella ha telefonato alla scuola per farsi dire in quale negozio la vendevano, così, dopo essersi fatta dare le indicazioni, abbiamo preso la micro e siamo andate.
Abbiamo trovato il negozio dopo aver chiesto a un milione di persone e abbiamo comprato due polo, la cravatta e il golf, solo mancavano le calze, la gonna, la camicia e l'uniforme da ginnastica, ma lo stretto indispensabile ce l'avevo.
Tornando indietro abbiamo incontrato una bambina che aveva la stessa uniforme che avevamo comprato, così le abbiamo chiesto se conosceva una posto dove potevo comprare la gonna, e dopo questa domanda lei ci diede LA notizia.
Dan dan daaan.
L'uniforme di 3^ medio, il corso dove devo entrare, è TOTALMENTE differente da quella che avevo comprato, era integralmente grigia.
Così siamo andate alla segreteria della scuola dove abbiamo chiesto se dovevo restituire tutto o se qualcosa potevo tenerlo... dovevo restituire tutto.
Così ci siamo fatte indicare due o tre negozi dove vendevano l'uniforme giusta e abbiamo restituito quella sbagliata.
Siamo andate nei negozi che ci avevano indicato, abbiamo girato tutta Talcahuano e Concepciòn, siamo entrate in almeno 5 negozi e niente, non ho trovato l'uniforme di cui avevo bisogno.
Abbiamo camminato per tutta la città dopo aver detto a mia sorella minore di stare attenta al telefono dato che la maggiore doveva passare dall'Università, così io sarei potuta tornare a casa, ma lei non rispondeva al telefono, non avevamo fatto pranzo e avevamo fame.
Poteva andare peggio di così ?







Ha iniziato a piovere.
Ma poi tutto si è risolto, mia sorella ha deciso di accompagnarmi a casa dove le amiche della minore l'aspettavano dato che era il suo compleanno, mi hanno sommersa di domande e mi hanno dato della pasta con pomodoro e wrustel (o era ketchup ??) abbiamo riso e, quando Jael è arrivata le abbiamo cantato "Feliz cumpleaño", abbiamo mangiato la torta e abbiamo guardato la tv.
Quando qualcosa va male ricordatevi che può sempre migliorare !


lunedì 5 agosto 2013

Santiago, famiglia e Concepcion.

Oggi è il 5 Agosto, questo significa che sono in Chile oramai già da 4 giorni.
Il primo Agosto sono partita da Roma, c'erano 35°C e un sole che spaccava le pietre, ho preso due aerei, ho viaggiato per 14 ore e sono atterrata a Santiago.
A Santiago sono rimasta due giorni con AFS per il campo iniziale, dove ci hanno spiegato cose tecniche e ci hanno dato consigli.
Ma fosse successo solo questo... Da quando sono arrivata a Roma ho conosciuto tanta di quella gente che ho perso il conto !
Prima i ragazzi che, come me partivano dall'Italia per andare in Chile, e poi, a Santiago, ragazzi da tutto il mondo che passeranno l'anno o il semestre qui.
Da quando ho conosciuto tutta questa gente le mie preoccupazioni quasi non si fanno sentire, le mie paure affiorano più raramente. Tutta la compagnia le tiene lontane e mi diverto un mondo.
Dopo i due giorni di campo, comunque, ci hanno caricato su un bus e, dopo 6 ore di viaggio, siamo arrivati a Concepciòn dove le nostre famiglie ospitanti ci aspettavano.
Le mie sorelle e mia madre sono venute a prendermi e mi hanno portato nella mia nuova casa dove, ad aspettarmi, c'erano anche la mia "tìa" e la mia "prima" di otto anni, Fernanda.
La prima cosa che hanno fatto è stata farmi sedere a tavola e rimpinzarmi con empanadas e una tarta fatta in casa dalla tìa, perché in Chile è un po' come nel sud, ti dimostrano il loro amore con le calorie, e più ne ingoi più sei amata.
Dopo la once (il pasto senza un orario preciso che molti cileni fanno al posto della cena, che un po' assomiglia alla colazione) mi sono messa a disfare la valigia e con noi è rimasta la mio cuginetta che ha iniziato a parlare e parlare e parlare... e così siamo diventate amiche !
Dopo aver disfatto la valigia ci siamo messe tutte quante in camera della mia hmum a guardare la televisione mentre lei si preparava per andare a Santiago, perché la mia hmum lavora lì ed è via tutta la settimana, ma, nonostante questo, non sarò mai sola, ci sarà sempre un mucchio di gente a casa, perché in Sud America non ti lasciano MAI sola !! (Sembra un po' una minaccia, in realtà è una bella cosa !)
Oggi invece ho scarpinato per tutto il centro di Concepciòn, così so già più o meno com'è la città.
Sono andata a fare il mio carnet d'indentità e a comprare l'adattatore per il computer, e poi ho accompagnato mia sorella in giro per le varie università per vedere i corsi aggiuntivi che offrivano.
Ora sono stanchissima, penso farò una "siesta".
Buenas Noches !!



sabato 27 luglio 2013

Torino, ti lascio per 365 giorni (circa)

Questa volta aggiorno non per informarvi di come me la passo, ma per ringraziare.
Questo è l'ultimo giorno che ho passato a Torino, domani parto per Roma e per un po' di tempo non tornerò nella mia città.
Stamattina ho fatto l'ultima passeggiata in centro (per un po') con la mia migliore amica, e mentre camminavo mi sono sentita... triste.
Certo, sono felice di partire, ancora non mi sembra vero, però allo stesso tempo ho paura e mi sento insicura. Sono stupita, tutti questi dubbi e queste insicurezze non c'erano fino a ieri, mi hanno investita tutto d'un colpo stamattina e mi hanno accompagnato per tutta la giornata, non pensavo che gli ultimi giorni qui sarebbero stati difficili, mi aspettavo più un'euforia prepartenza, e invece mi ritrovo a pensare a tutti i miei amici, alla mia famiglia, alla mia città, alla mia quotidianità. Mi ritrovo a pensare a come sarà la mia vita per un anno senza tutto questo, come farò quando mi sentirò triste e non potrò sdraiarmi sul mio letto a scrivere, o ad abbracciare il mio orsacchiotto, mi chiedo come farò quando mi sentirò felice e vorrò condividere la mia euforia con gli altri, e con chi la condividerò.
E dato che mi ritrovo a pensare queste cose mi ritrovo anche a credere di dover ringraziare.
Quindi partiamo.
Voglio ringraziare la mia famiglia, che mi ha dato questa possibilità meravigliosa, avverando uno dei miei più grandi sogni, volevo ringraziarli per supportarmi e lasciarmi partire, dicendomi anche che sono felici per me e senza fare storie.
Voglio ringraziare i miei amici, grazie per esserci stati per me quando avevo bisogno e anche semplicemente quando volevo sparare coglionate e ridere con voi, grazie per rendere più luminose le mie giornate, grazie per farmi ridere, grazie perché vi voglio bene, mi mancherete.
Voglio ringraziare Torino, grazie per essere la mia città, sei bella e io ti amo.
Voglio ringraziare il mondo che lascio qui, tornerò diversa e sarai diverso anche tu, ma comunque, in un certo senso, non vedo l'ora di tornare.



venerdì 26 luglio 2013

Valigia, che fatica !

Oggi ho affrontato un'impresa titanica... fare la valigia !
fare stare tutto ciò di cui penso di aver bisogno in una valigia di 20kg al massimo non è proprio una cosuccia da niente... mi ha preso praticamente tutta la giornata !
E quando ho finalmente chiuso la valigia e l'ho pesata ho scoperto che avevo infilato dentro al mio bagaglio 3kg di troppo, così ho dovuto rinunciare a qualcosa, ma mia madre mi ha promesso che mi invierà uno scatolone per posta con tutte le cose che ho dovuto togliere.
La vera impresa, comunque è stato il bagaglio a mano, anche perché non ho ancora capito se posso portare una borsettina in più oppure no, perché fuori dal bagaglio a mano ho ancora tutti i quaderni che le persone mi hanno regalato sapendo che io adoro scrivere e che questa è sicuramente un'esperienza da non dimenticare.
Per non parlare di tutti i documenti, il portafoglio e la guida del Cile che mi ha regalato mio padre, non posso assolutamente lasciare a casa queste cose !
In ogni quaderno c'è l'essenza della persona che me lo ha donato e la guida è essenziale per la mia sopravvivenza là, e poi i documenti, ovviamente, sono indispensabili, ne avrò bisogno, come avrò bisogno del portafoglio, dell'iPod, dei caricabatterie, del cellulare e delle penne/pennarelli !
Quindi io una borsettina me la porterò comunque e ci infilerò dentro queste cose, al massimo la nascondo !
Non posso lasciare qui tutte queste cose importanti per la mia sopravvivenza all'estero !


lunedì 22 luglio 2013

11 giorni alla partenza e una valigia ancora da fare.

È veramente da un sacco di tempo che non aggiorno più questo blog e allora ho pensato: perché non farlo oggi che mancano esattamente undici giorni alla partenza ?
E così eccomi qui a scrivere di nuovo sul mio angolo di mondo personale.
Mentre non ci siamo sentiti sono successe un sacco di cose, mi è arrivata la convocazione a Roma per il 31 Luglio con partenza prevista per i 1 Agosto, mi è arrivata la famiglia, ho scritto una mail alle mie sorelle e mi hanno risposto, mi hanno aggiunto su facebook, abbiamo parlato lì e ho comprato la valigia.
Ma andiamo con ordine.
Per prima cosa vi parlerò della convocazione (anche se non c'è molto da dire) ma dentro la busta, insieme alla lettera, ho trovato degli adorabili cartellini gialli da appendere alle valige con sopra scritto "INTERCULTURA", mi sono sentita molto figa !
Poi ho ricevuto la famiglia, la madre si chiama Ingrid, il padre non viene neanche menzionato (temo non esista proprio) e in più ho due sorelle, una del 93, Kelly, e una del 96, Jael. Purtroppo non avrò occasione di legare molto con Jael perché anche lei ad Agosto parte per il suo programma con AFS in Repubblica Ceca.
Questa adorabile comunità di sole donne abita vicino a Concepciòn, che è una cittadina giusto un po' sotto Santiago, quindi il clima che troverò sarà di tipo mediterraneo, come a Torino !



(Foto di Concepciòn)

Subito dopo aver ricevuto la famiglia ho cercato, ovviamente, di mettermi in contatto con loro scrivendo una mail alla madre. Non ricevendo risposta, dopo circa due o tre giorni, ho deciso di scrivere un'altra mail, solo che questa volta l'ho indirizzata alle figlie, e difatti ho ricevuto risposta dopo un giorno o due (comevolevasidimostrare haha). Subito dopo aver risposto alla mail le mie sorelle mi hanno aggiunta su facebook e ieri ho parlato un po' con la maggiore, che è veramente simpatica e paziente, considerando che mi ha fatto mille domande e mentre mi faceva la milleunesima io ho risposto alla prima... mi sono sentita molto "internet explorer" !
In più la mia famiglia mi ha dato qualche consiglio per la valigia, dato che non avevo idea di cosa metterci dentro ! Mi hanno spiegato che lì, in inverno, fa molto freddo e sovente piove, così mi hanno suggerito di portare soprattutto cose pesanti e impermeabili e le cose leggere al massimo comprare lì, dato che la roba non costa molto.
Ora passiamo, appunto, alla valigia. Che casino per comprarla ! Abbiamo girato mezza Torino perché mia madre voleva una valigia leggera ma che costasse poco ! Alla fine abbiamo trovato una Samsonite rossa che pesa 4.1 kg ! Così adesso ho una valigia rossa sparafleshosa... almeno sono sicura di non perderla in aeroporto !!





venerdì 29 marzo 2013

Sogni fragili come nuvole di vetro.

Ogni tanto si hanno sogni fragili e leggeri, sogni tessuti con fili di gocce di rugiada di cristallo su un telaio di nebbia.
Sono sogni fragili, sogni che basta una carezza per farli cadere, frantumati in mille piccoli pezzettini, ma, spesso, sono i sogni a me più cari.
Sogni così improbabili che mi viene da crederci trenta volte di più.
Il problema è che, quando poi non si avverano, ci rimango male, perché sono stata temeraria abbastanza da giocarci, ma poi sono caduti.
Perché è il destino di questi sogni, cadere.
Cadere e spezzarsi.
E tu non ci puoi fare niente, se non darti della stupida, perché lo sapevi che sarebbero caduti, che non avrebbero preso il volo, ma li hai tessuti comunque.
Li hai tessuti, li hai accarezzati, ci hai giocato, li hai amati.
E non puoi fare altro che sederti e guardare i cocci lì, davanti a te, e piangere.
E stai ferma lì, a guardare i cocci e a piangerti addosso, pensando a quanto sei stupida, e al fatto che avresti potuto evitare.
E allora ti fai forza, ti alzi, e vai avanti.
Ma poi ti viene da tessere un altro sogno con gocce di rugiada e cadi di nuovo in questa trappola di tristezza.


giovedì 28 marzo 2013

Problemi.

Fermatevi e pensateci un attimo.
Esistono mille miliardi di milioni di problemi.
Problemi finanziari, problemi familiari, problemi con la scuola, problemi con gli amici, problemi alimentari, problemi fisici, problemi psicologici, problemi sociali, problemi con se stessi, problemi con il cibo, problemi di allergie...
Potrei andare avanti a oltranza, esistono un sacco di diversi problemi, ma quando si hanno sedici anni non importa quanti problemi puoi avere, quelli che t'interesseranno di più sono loro... i più stronzi e schifosi problemi del mondo.
I problemi di cuore.
Non importa quanti quattro prenderai a scuola, se ti taglieranno la paghetta o se tua madre non ti rivolgerà più la parola, quando hai sedici anni se hai un piccolissimo, minuscolo e fottutissimo problema di cuore questo ti sembrerà immenso e sommergerà tutti gli altri.
Perché ?
Perché l'amore è così importante nella vita di un adolescente ?
Non esiste solo quello, esistono altri sentimenti, altri tipi di relazione, altre nuove esperienze...
Perché proprio l'amore deve essere così travolgente ?
Perché ti prende e non ti lascia più andare e fa apparire il più stupido dei problemi enorme ?
Forse perché noi ci diamo troppo peso, la'more è importante per l'immagine di una persona, contribuisce a farti sembrare una persona più "fica".
Quindi è forse colpa nostra ?
Non lo so, so che sono stanca dei problemi d'amore...


AAA cercasi.

AAA cercasi supereroe che mi salvi da questo buco nero di depressione in cui sto sprofondando... possibilmente con un bacio !
AAA cercasi il sorriso.
AAA cercai la felicità.
AAA cercasi due labbra che vogliano baciare solamente me.
AAA cercasi due braccia che vogliano abbracciare me.
AAA cercasi petto che mi accolga quando piango.
AAA cercasi due occhi che mi guardino di sfuggita, brillando per la felicità.
AAA cercasi parole d'amore e di dolcezza.
AAA cercasi carezze.
AAA cercasi protezione di un ragazzo più forte di me.
AAA cercasi passeggiate in centro mano nella mano.
AAA cercasi ragazzo che mi venga a prendere a scuola.
AAA cercasi ragazzo che non si vergogni di me.
AAA cercasi ragazzo che mi presenti ai suoi amici con orgoglio.
AAA cercasi ragazzo con cui posso ridere e scherzare.
AAA cercasi ragazzo con qui posso fare discorsi intelligenti.
AAA cercasi ragazzo che mi sappia rispettare.
AAA cercasi ragazzo che mi ami.
AAA cercasi ragazzo che mi desideri.
AAA cercasi ragazzo a cui manchi.
AAA cercasi ragazzo che si fidi di me.
AAA cercasi ragazzo che voglia la mia felicità.
AAA cercasi ragazzo che prima che il mio ragazzo sia mio amico.
AAA cercasi ragazzo che mi ascolti veramente.
AAA ... no, il ragazzo non lo voglio, tra cinque mesi devo partire, starò via un anno, non voglio un ragazzo che risponda a tutte queste caratteristiche... partire poi mi farebbe male.
Cambiamo tutto, torniamo indietro !
Rifacciamo, ricominciamo.

AAA cercasi ragazzo da una botta e via !


Salvarsi o aspettare di essere salvata ?

Nella mia vita c'è una costante che accompagna ogni mio giorno... e questa costante è la sensazione di essere sola.
Non solo nel senso di "senza amici" o "associale", ma sola nel senso... come se non ci fosse nessuno che mi capisca realmente.
In più oggi mi sento come se morirò sola e nessuno mi amerà mai e gli unici uomini che mi ameranno saranno i miei gatti...
Mi sento sfigata, mi sento imperfetta.
Non mi sento amata.
Faccio schifo, lo so.
E so anche che se penso che nessuno mi amerà mai... probabilmente il karma mi fotterà e alla fine sarà così, ma non posso farne a meno, nei giorni come questi, dove mi uccido di streaming di episodi televisivi in cui ci sono ragazze super corteggiate e cioccolata è veramente l'unica cosa che mi viene da pensare...
Mi fa schifo ascoltare le mie compagne di classe che mi raccontano dei loro ragazzi e di sentirle che si lamentano perché sono troppo quello, troppo questo e troppo quell'altro.
Ma cazzo, almeno voi un ragazzo ce l'avete, avete un ragazzo che vi apprezza, o, se non lo fa più, lo ha fatto, io no, io nemmeno quello !
Mi fa schifo andare in discoteca e vedere che neanche un nerd sfigato e ubriaco sull'orlo di una crisi isterica da checchetta si struscerebbe mai su di me.
Mi fa sentire terribilmente rifiutata questa cosa.
Mi fa sentire ancora più sfigata di quanto io già non mi senta.
Mi fa sentire ancora più sola.
Perché è questo che sono, sola.
Sedici anni e non ho mai neanche baciato a stampo un ragazzo... neanche per sbaglio, neanche da ubriaca, neanche in discoteca, neanche durante il gioco della bottiglia.
"L'amore è dietro l'angolo" continuano a ripetermi...
Be', peccato che il mondo sia rotondo !